Leggendo il libro del prof. Ruggero Bertelli “La collina dei ciliegi” ho trovato molto interessante l’analisi del Valuation Confidence Index, il quale rappresenta la percentuale della popolazione intervistata che ritiene che il mercato NON sia sopravvalutato.
Più alto è l’indice più alta è la confidenza sulla crescita del mercato.
Sappiamo molto bene che la componente emotiva ha un forte impatto sulle dinamiche dei mercati finanziari. Comprendere il sentiment degli investitori può rivelarsi molto utile nel rendere le decisioni d’investimento più consapevoli. Leggendo e approfondendo l’utilizzo del Valuation Confidence Index mi è venuto naturale cercare di capire se il nostro indicatore di probabilità condizionata nel tempo (oltre tutti i test, monitoraggi e calibrazioni che costantemente facciamo) abbia dato delle informazioni analoghe all’indicatore sviluppato da Robert J. Shiller (professore della Yale School of Management).
La maggior parte degli investimenti di ricerca e sviluppo che facciamo come DIAMAN Tech sono volti a comprendere come applicare le logiche di finanza comportamentale alla gestione di portafoglio e fornire ai consulenti finanziari uno strumento di supporto alla gestione dell’emotività dei loro clienti.
Avere un confronto oggettivo sugli output che vengono generati può creare maggior consapevolezza sull’interpretazione delle probabilità condizionate applicate ai mercati finanziari e fornire maggiori spunti di utilizzo ai professionisti che già lo utilizzano oppure che vogliono comprendere al meglio le dinamiche.
Dal grafico si evince come il legame tra i due indicatori è molto evidente (Probabilità condizionate linea Azzurra in valore % e Valuation Confidence Index linea Blu in valore numerico), soprattutto quando i mercati scendono. Per evidenziare meglio il “messaggio comune” l’area verde indica la fascia di alta probabilità e di alto indice creato da Shiller, mentre la fascia rossa indica i valori di bassa probabilità e basso indice.
Le probabilità condizionate (più alte sono maggiore è la prospettiva di crescita futura) sono state pensate per supportare il professionista nel determinare i pesi decisionali utili a comprendere le potenzialità di crescita di un portafoglio o ad esempio di un mercato azionario. L’obiettivo è cercare di ragionare Ex-Ante e non solo Ex-Post in quanto sappiamo molto bene che i rendimenti passati non sono garanzia dei rendimenti futuri.
Entrare nei mercati finanziari sperando di avere successo è un comportamento da evitare. Le probabilità di successo cambiano nel tempo, proviamo a pensare che le probabilità di ottenere rendimenti positivi investendo a gennaio 2020 erano diverse dal quelle di aver investito a marzo 2020.
Quindi dotarsi di strumenti all’avanguardia permette di gestire al meglio l’emotività dell’investitore nelle scelte di portafoglio sotto condizioni d’incertezza. Quanti investitori avrebbero voluto disinvestire parte del patrimonio a marzo 2020? Quanti consulenti invece hanno spiegato ai loro clienti che portafogli ben diversificati hanno minus che sono recuperabili?
Un esempio lo è stato durante la crisi del Covid-19 dopo che i mercati azionari persero oltre il 30% del loro valore in poco tempo. L’indicatore di probabilità condizionata dava una probabilità del 98% di ottenere rendimenti positivi nei prossimi 3 anni.
Quale è il significato?
Che i mercati possono essere sottovalutati o sopravvalutati? Sicuramente questo concetto è ben chiaro ai consulenti che grazie alla loro esperienza lo trasmettono ai loro clienti. Il nostro indicatore ha l’obiettivo di tradurre questi concetti, che i professionisti conoscono bene, in numeri. Numeri oggettivi che generano anche nel consulente le conferme nelle scelte di portafoglio volte ad ottenere comportamenti performanti per la crescita del capitale.
Avendo vissuto in prima persona questo particolare evento dei mercati finanziari, ho maggiormente compreso l’importanza per un professionista di avere degli strumenti oggettivi a supporto della consulenza per prendere e far prendere le corrette decisioni d’investimento soprattutto nei momenti di forte stress dei mercati, dove l’incertezza spesso regna sovrana. Metodo e disciplina aiutano a fare la differenza nella gestione della relazione e nella crescita del capitale investito.
Michael Zanon
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